Chi mi
conosce sa benissimo quanto io sia legata alla Spagna, ho studiato spagnolo
all’Università, ho seguito alcuni corsi di lingua a Granada e qualche anno prima
ero stata a Valencia presso una famiglia come ragazza au-pair.. che dirvi, ho
sempre amato la sua calda atmosfera, il suo clima, i suoi abitanti così allegri
e così sempre disponibili tanto da aver dedicato anche la mia Tesi di Laurea alla regione
Andalusa e al suo territorio. Qualche anno fa siamo poi stati a Madrid e la
capitale non ci aveva deluso.
Mesi fa
mentre bazzicavo sul sito di Ryanair in cerca di qualche offerta, mi son
detta.. “ma, è possibile che non riusciamo mai a trovare qualche offerta
direttamente da Torino? Per una volta almeno sarebbe comodo no?”
E così, tra
le offerte che mi propose Ryanair ho visto lei… Barcellona! Ho colto in pieno
la palla al balzo e ho prenotato.
Barcellona
ci ha accolti con un sole strepitoso, abbiamo passato 3 giorni intensi
passeggiando per i vicoli che intersecano le Ramblas, passando qualche ora in
spiaggia a giocare sulla spiaggia, visitato il quartiere gotico,
Sagrada Familia, Park Güell, ammirato casa Battlò e gustato tanto tanto buon cibo!
Come ormai
di consuetudine, ci siamo affidati ad Airbnb
per l’alloggio e siamo stati molto soddisfatti, (vi ricordo che se vi registrate per la prima volta con questo codice potrete ottenere 25€ di sconto➥ https://abnb.m/e/LFGO4XaDMH). il nostro era un piccolo
appartamento, comodo e
molto pulito situato a 5 minuti dalla Sagrada Familia e a 100 mt dalla fermata
della metropolitana che abbiamo sfruttato praticamente per ogni spostamento. Per i mezzi pubblici abbiamo deciso di acquistare l'abbonamento HOLA BCN 72 ore in modo da poterla
utilizzare anche per il trasferimento da e per l’aeroporto. (la linea L9
collega direttamente la città con l’aeroporto) e i bambini sotto i 4 anni di età
non pagano i mezzi pubblici.
Per quanto
riguarda Sagrada Familia e Park Guell abbiamo acquistato online i biglietti in
modo da saltare la coda, Giovanni (minore di 4 anni è entrato gratuitamente in
entrambi) mentre Giulia ha pagato solo l’entrata ridotta alla Sagrada Familia.
Tre giorni
con 2 bimbi piccoli forse sono un po' pochini, ma noi abbiamo cercato di
sfruttarli al meglio e visitare il più possibile cercando allo stesso modo di
non stravolgere troppo i ritmi dei pupi. Il nostro programma:
1° giorno: arrivo nel pomeriggio, cena al centro commerciale Arenas, spettacolo serale fontana magica.
2° giorno: Sagrada Familia, Boqueria, Port vell, Barceloneta. casa Battlò.
3° giorno: Park Guell, Barrio gotico
4° giorno: rientro nel primo pomeriggio
Questi giorni
per me sono stati un po' un tuffo nel passato, ho sentito parlare la mia lingua
preferita, quella che più conosco e che più amo, ho fatto conoscere ai miei
bimbi alcuni sapori che ancora non conoscevano ( si sono rivelati grandi amanti
di paella e tapas) e ho insegnato loro qualche piccola parola in spagnolo in modo da
poter comunicare visto che ovunque andassimo attaccavano bottone con qualcuno😊😊
Il primo giorno, arrivati nel primo pomeriggio
abbiamo raggiunto il nostro appartamento, il tempo di sistemare i nostri
bagagli e preparare il lettone per i piccoli e siamo usciti. Con l’abbonamento
Hola Bcn si ha un abbonamento a tutti i mezzi pubblici (metro e autobus) che io
trovo molto comodo soprattutto con i bimbi. Unico accorgimento: la sera non è
valido per le corse in autobus, quindi potete utilizzare solo la metro, per gli
autobus serali ci va un altro tipo di abbonamento. Ci siamo diretti in zona
Fiera, abbiamo cenato al centro commerciale Arenas, una vecchia plaza de Toros
convertita in centro commerciale, dalla cui terrazza si può ammirare la città e
si può cenare nei numerosi ristoranti tipici all’aperto. Dopo cena in 5 minuti
abbiamo raggiunto a piedi la fontana di Montjiuc, a placa d’Espanya dove la
sera è ritrovo di turisti che ammirano lo spettacolo di luci e colori a suon di
musica.
L' ex arena ormai convertita in Centro Commerciale |
Veduta dall'alto su Montjiuc |
Curiosità: In Catalunia la corrida è stata abolita dal 2010! E’
stata dichiarata illegale dal Parlamento catalano e da allora le due plazas de
toros esistenti sono state convertite; una in un centro commerciale (las Arenas)
e l’altra (la Monumental), ospita attualmente
un museo dedicato alla Corrida.
Per il secondo giorno avevamo prenotato la visita alla Sagrada Familia in prima mattinata. Avendo il passeggino al seguito ci hanno fatto entrare dall’entrata apposita, che però è risultata praticamente all’opposto di dove dovevamo ritirare l’audioguida e quindi leggermente scomodo. Ovviamente Giulia mi ha subito rubato la mia audio-guida e ha girato per tutta la Chiesa ascoltando per i fatti suoi… 😎
Sulla Sagrada Familia non mi dilungo, ci sarebbe troppo da dire e spiegare visto la moltitudine di significati in questo Tempio ideato dal grande genio di Gaudí.
Noi siamo rimasti tutti colpiti dalle vetrate che creano un gioco di colori generati dal passaggio della luce in modo che questa non sia mai ne troppa ne troppo poca e inoltre, le due grandi vetrate presenti, una sulla parete est e una sulla parete ovest, la prima colpita dai raggi del mattino ha colori freddi dal violetto al verde e la seconda, illuminata dai raggi al tramonto, ha i colori caldi dal giallo al rosso. In poche parole si ha la sensazione girandosi intorno di essere di fronte a tutto l’arcobaleno,ammirando tutte le tonalità di colore. Purtroppo i bimbi non hanno accesso a salire sulle torri e quindi ahimè niente torri. Proprio all’uscita, attraversando la strada ci siamo trovati di fronte ad un piccolo parco giochi e ne abbiamo approfittato, i bimbi hanno giocato un po' e noi abbiamo avuto modo di fare qualche foto in più con sfondo Sagrada Familia.
vetrate |
le 4 colonne che sfociano nelle Torri dove si può salire |
Per il pranzo abbiamo
raggiunto il famoso mercato de la
Boqueria, da perdersi!! Con tempismo storico, il piccolo si addormenta nel
passeggino, Giulia inizia a gran voce a reclamare cibo e ci fermiamo in un
chioschetto all’interno a gustare calamaretti e alici fritte, annaffiate da una
buonissima sangria. (per Giulia e Giovanni focaccia alle olive e succo fresco
di banana e fragola) I banchi colorati della Boqueria ci rapiscono e dopo aver
fatto un migliaio di foto e preso della frutta da gustarci a passeggio,
decidiamo di uscire e andare in direzione Ramblas
per una passeggiata. Il meteo è fin troppo dalla nostra parte, è una bellissima
giornata e ci spingiamo fino al mare, superata Piazza Colón, prendiamo in direzione Port Vell, un gelato e camminando camminando ci avviciniamo a la Barceloneta, la spiaggia pubblica di
Barcellona. In due secondi netti siamo con i piedi nudi sulla sabbia, i bimbi
in body e canottiera e io finalmente capisco il perché di tutti quei venditori
di pareo e decido alla veloce di prenderne uno così ci “spiaggiamo” letteralmente,
noi a riposare e i bimbi a rotolarsi sulla sabbia 😁😁
L’acqua è
freddina eh, però per essere a fine Ottobre direi che possiamo essere più che
soddisfatti. Prendiamo poi l’autobus che ci lascia praticamente sotto casa, i
bimbi crollano appena rientriamo a casa, noi nel frattempo decidiamo cosa fare
in serata…
banchi super colorati a la Boqueria |
Spiaggia de la Barceloneta |
Cosa
mangiare se non una Paella?? È la prima cosa che vorremmo gustarci e mai scelta
fu azzeccata.. grazie a qualche consiglio letto in rete andiamo dritti e sicuri
a "La Fonda" in una via dietro la Rambla.
Super
consigliato! Paella fantastica, noi ovviamente abbiamo boicottato il menu bimbi
e abbiamo preso paella per tutti, più un'ottima crema catalana per restare in
tema! Personale molto gentile e
affabile, vi dico solo che a fine cena, mentre aspettavamo il dolce, i miei
bimbi erano a chiacchierare con i camerieri, Giulia ha fatto amicizia con la
cameriera che si è fermata per farle una treccia ai capelli e Giovanni giocava
a nascondino con uno dei cuochi che ogni tanto usciva per controllare le
comande. Per finire in bellezza la nostra prima giornata abbiamo passeggiato
fino a Passeig de Gràcia per andare
a vedere casa Battlò illuminata.
La mattina
del nostro terzo giorno invece è dedicata
alla visita di Park Güell. Ci sono
due entrate principali, noi seguendo alcuni consigli letti in rete, siamo scesi
alla fermata Valcarca dell’autobus 92, poiché in questa maniera si accede dalla
parte più alta e quindi poi il percorso è tutto in discesa visto che il parco
si estende su tutta la collina. Consigliamo però di scendere alla fermata Ctra
del Carmel – Park Güell, poiché risulta più comodo l’accesso
direttamente di fronte alla biglietteria. Per girare tutto il parco mettete in
conto almeno un paio d’ore, sappiate che all’interno non ci sono bar e quindi
portatevi qualcosa per i cuccioli se nel caso venissero colti da fame acuta. 😉
Terminato il
giro e fatti i millemila selfie dovuti, il nostro pancino ci avvisa che è quasi
ora di pensare a dove andare a pranzare e così prendiamo un autobus che ci
porta in pieno Barrio Gotico, la
parte medievale della città.
Ci dirigiamo
verso la Cattedrale, che ammiriamo in tutta la sua maestosità e che si affaccia
su placa de Seu, piena di gente. Turisti, artisti di strada e un mercato delle
pulci, oltre a questo, scopriamo che è in corso una manifestazione folcloristica catalana, sentiamo in lontananza le musiche e danze tipiche e ci avviciniamo...
.. Scopriamo così che è in corso una
festa tipica catalana!
Quindi
dimentichiamo per un momento il languorino da orario di pranzo e andiamo a
scoprire come festeggiano!
Assistiamo
così a questa piccola manifestazione che vuole far conoscere le tradizioni di
questo popolo, ci sono i ballerini di sardana
, un antico ballo folcloristico, che ancora ai giorni d’oggi continua ad essere
praticato, simbolo di partecipazione, uguaglianza fra i partecipanti e
soprattutto patrimonio culturale, sociale e musicale della Catalunia; vediamo
ballare anche i “gigantes”, figure in
cartone o altro materiale, che vengono portate in giro e fatte ballare
attraverso una persona che li muove da dentro ad ogni manifestazione o evento
catalano da almeno 600 anni. E’ stato molto carino! Peccato non ci fossero anche le
“torri umane” chiamati castells, torri di uomini che si arrampicano l’uno
sull’altro più in alto possibile...
Per pranzo
consigliamo un posto dove potrete spizzicare di tutto un po' e gustare le varie
specialità catalane senza spendere un capitale. Noi abbiamo pranzato in una
viuzza dietro la cattedrale, a "El pintxo de petritxol".
Sul bancone
di questo locale si trova una quantità esagerata di pinchos di vari tipi, preparati con cura e accuratamente esposti in
una perfezione estetica che colpisce gli occhi.
I pinchos
(pintxos) tipici del nord della Spagna, sono stuzzichini , tartine, spiedini, caratteristici
poiché tenuti assieme da uno stuzzicadenti che appunto “pincha” insieme tutti
gli ingredienti. La tradizione vuole che il conto si paghi proprio in base al
numero di stuzzicadenti rimasti nel piatto, e in questo locale funziona proprio
così! Anche qui, i miei pupi si son fatti riconoscere, Giovanni dopo aver
gustato vari assaggi di pinchos, ha iniziato a chiacchierare con il cameriere,
e ci siamo anche guadagnati un ammazzacaffè (senza aver preso caffè) e due
succhi di frutta per i bimbi. Si è poi scoperto che il cameriere che ce li ha
portati è un italiano che sentendo Giovanni parlare ha voluto omaggiarci 😊
Pinchos |
Cambiato
Giovanni e riempito il pancino partiamo alla scoperta del Barrio Gotico, che
poi è quello che ci ha affascinato maggiormente. Le viuzze strette, stradine
ciottolate tipicamente romane, artisti di strada (abbiamo anche assistito ad un
piccolo spettacolo di flamenco dove oltre che applaudire l’artista, Giovanni
continuava a chiedermi il perché avesse le scarpe con i tacchi e rideva divertito 😀😀) abbiamo passeggiato costeggiando la cattedrale, siamo
arrivati fino a Placa del Rei (piazza del Re) costruita all’interno di mura
romane,che ospita l’imponente palazzo reale, e ci siamo spinti fino a piazza Saint
Jaume. Le stradine sono piene di locande tipiche e piccoli negozietti di
souvenir. Ci è piaciuta molto l’atmosfera rilassata che si respirava.
La
stanchezza però si fa sentire e quindi torniamo a casa per rilassarci e
prepararci per la cena.
Barrio Gotico |
ballerine per tutti i gusti |
Candele per tutti i gusti.. in tema Halloween |
Placa de la Seu |
Plaza de San Jaime |
Flamenco per bimbe |
Tra le cose
che ancora non avevamo assaggiato c’era il famoso Pulpo a la gallega e quindi si decide di scegliere un posto per
andarlo ad assaggiare. L’atmosfera caratteristica trovata nel Barrio gotico ci
fa decidere di tornare e decidiamo di andare a cenare in una locanda tipica
per gustare le specialità che ci offre questa regione. E quindi… ¡vamos por tapas!
Andiamo al Bar Celta Pulperia , e anche qui ci troviamo divinamente!
Andiamo al Bar Celta Pulperia , e anche qui ci troviamo divinamente!
Ceniamo a
base di tapas, assaggiamo finalmente il celebre “pulpo a la gallega”, oltre che fritture, olive, pane con pomodoro,
alici fritte, calamaretti, frittelle di alghe.. tutto squisito! È un locale
molto alla buona, e molto semplice e poco turistico, come piace a noi. Ha un menù appeso alle pareti, cibo ottimo
e prezzi nella media. Noi abbiamo passato la serata a chiacchierare con una
coppia francese che aveva un bimbo piccolo che ci raccontava essere il posto
più buono dove mangiare il pesce fresco in Barcellona 👍👍 ah…
io ho amato soprattutto il “tinto de verano” !
Usciti super
soddisfatti ci facciamo un’ultima passeggiata per il Barrio gotico, che inutile
dirlo, di sera, è ancora più affascinante… la Cattedrale con la facciata
illuminata fa da contorno ad un gruppo di tedeschi che stanno seguendo un tour guidato, e
sul retro assistiamo ad uno spettacolo improvvisato di un tenore che canta per
alcuni ragazzi che richiedono a gran voce il bis; le temperature sono davvero
ancora gradevoli e noi passeggiamo fino a prendere la metro che ci riporta a
casa. (la metropolitana nel weekend è aperta 24h su 24h).
Curiosità: sapete da dove ha origine la parola Tapas?
Le Tapas ormai sappiamo tutti cosa sono, piccoli stuzzichini serviti nei bar spagnoli, che accompagnano la bevanda richiesta; ma Il termine nasce in Andalusia, nell’Ottocento e prende il nome dal verbo spagnolo “tapar” ovvero l’usanza di coprire il bicchiere di vino nelle locande con un pezzo di pane o di prosciutto per evitare che vi entrassero insetti o sporcizia. Questa tradizione venne poi sdoganata dal re Alfonso XIII che in viaggio verso Cadice si fermò in una taverna a riposare. Una folata di vento rischiò di riempire di sabbia il suo bicchiere di vino e allora prontamente il cameriere fece ciò che da sempre facevano gli avventori: una fettina di prosciutto sul bicchiere e via. Oggi non solo prosciutto… sono diventate delle vere e proprie mini pietanze, anche sofisticate e gli spagnoli amano ir de tapas o fare tapeo, girare per i locali assaggiando tapas differenti.
Le Tapas ormai sappiamo tutti cosa sono, piccoli stuzzichini serviti nei bar spagnoli, che accompagnano la bevanda richiesta; ma Il termine nasce in Andalusia, nell’Ottocento e prende il nome dal verbo spagnolo “tapar” ovvero l’usanza di coprire il bicchiere di vino nelle locande con un pezzo di pane o di prosciutto per evitare che vi entrassero insetti o sporcizia. Questa tradizione venne poi sdoganata dal re Alfonso XIII che in viaggio verso Cadice si fermò in una taverna a riposare. Una folata di vento rischiò di riempire di sabbia il suo bicchiere di vino e allora prontamente il cameriere fece ciò che da sempre facevano gli avventori: una fettina di prosciutto sul bicchiere e via. Oggi non solo prosciutto… sono diventate delle vere e proprie mini pietanze, anche sofisticate e gli spagnoli amano ir de tapas o fare tapeo, girare per i locali assaggiando tapas differenti.
Il nostro
ultimo giorno in Barcellona cade di domenica… e cosa fanno i catalani la
domenica mattina?
Fanno colazione con i churros!!! E noi da bravi golosi non
siamo da meno 😉Troviamo una churrascheria con vista Sagrada Familia a 10
minuti a piedi dal nostro appartamento e andiamo a fare colazione. Prima di rientrare però, ci fermiamo al Parco giochi di fronte
all’entrata principale (facciata della Natività) e lasciamo correre e giocare i
nostri pupi ancora un po' visto che le valigie sono già pronte… Churros y chocolate |
Playground di fronte a la Sagrada Familia |
Ad ognuno la sua valigia! |
Rientriamo in tempo per consegnare le chiavi all’ Host di Airbnb e prendiamo la metro che ci riporta in aeroporto.. i giorni sono volati ed è ora di rientrare a casa...mentre rientriamo .. una sola domanda tormenta Giulia…
“mamma, ma la prossima
vacanza dove la facciamo??
Ultimissimi consigli...
- Non dimenticate di mettere in valigia un telo leggero da portarvi dietro se farete una passeggiata nei pressi de la Barceloneta!
- se possibile portatevi uno zaino ergonomico... non tutte le stazioni della metro hanno l'ascensore per il passeggino.
- se riuscite, prenotate un free tour in Italiano presso http://freewalkingtoursbarcelona.com. Il tour dura un paio d'ore e parte da Placa Catalunya, il sabato e domenica, è un tour gratuito e alla fine potrete dare un'offerta alla vostra guida.
- Noi abbiamo utilizzato la guida Traveller della National Geografic, la trovate QUI
iHasta Luego Barcelona!
e con voi invece.. al prossimo viaggio! 👋👋
Sono stata a Barcellona 2 volte, ma ci tornare molto volentieri...ma come è bella? ��
RispondiEliminaBarcellona molto bella e soprattutto gestibile con i bimbi! per non parlare di quanto abbiamo mangiato bene...!!
EliminaCredo che la cosa più difficile, viaggiando con i bambini, sia trovare il giusto equilibrio con le loro esigenze e il loro interesse
RispondiElimina