mercoledì 31 gennaio 2018

Soggiornare in una Guesthouse! cosa significa?

Chi come me ama viaggiare di continuo e purtroppo non è una super riccona ha sempre e solo un unico pensiero... andare alla ricerca di offerte o di escamotage per spendere meno possibile!
Uno dei tanti modi è scegliere una sistemazione sicuramente più economica di un albergo ma allo stesso tempo comoda e affidabile.Soprattutto quando si viaggia con tutta la famiglia come facciamo noi!

E quindi da quando siamo in 4 a viaggiare utilizziamo molto:

  • Airbnb: che per chi non sapesse ancora come funziona, è semplicissimo: tramite una app da scaricare, si possono cercare appartamenti in tutto il mondo, contattare gli Host (proprietari) e pagare tramite l'applicazione. Il vantaggio, anche se spesso i costi sono simili a quelli di un albergo, è sicuramente quello di avere un appartamento e quindi con i bambini questo si traduce in spazi più ampi, possibilità di cucinare in autonomia e più libertà in generale visto che si hanno le chiavi della casa per i giorni prenotati. 
Ci siamo affidati ad Airbnb per esermpio durante il nostro on the road in Danimarca e abbiamo così sfatato il mito della Danimarca cara. Spesso si mangiava in casa e abbiamo ridotto drasticamente i costi. 

  • le Guesthouse: solitamente è inteso come bed&breakfast. Si tratta di una casa che mette a disposizione stanze o letti per i turisti, spesso a prezzi inferiori rispetto ad un hotel. Il fatto di stare in famiglia aiuta a conoscere la gente del posto, e spesso il padrone di casa offre pasti con cucina tipica locale.
La nostra guesthouse alle Maldive - fra le stradine di un isola di pescatori

ma in realtà... Cos è esattamente una Guesthouse ???

Dunque, partiamo dall'inizio. Personalmente ho conosciuto il mondo delle Guesthouse durante il mio viaggio itinerante in Irlanda nel 2008, per i miei 30 anni... O mio Dio non fatemici pensare.. ero giovane, fidanzata e senza nessun pensiero... un viaggio bellissimo davvero, come lo è l'Irlanda.. distese di verde infinito, scogliere di Moher, castelli arroccati e pioggerella perenne.. ma è rimasta nel mio cuore davvero. un giorno ci porterò i piccoli!! io, che non amo la pioggia, ho visitato le famose scogliere durante un diluvio, ma la magia che ha lasciato nel mio cuore la conservo intatta. ma non divaghiamo... ovviamente per cercare di risparmiare qualcosina avevo letto in rete che si poteva soggiornare in guesthouse e così abbiamo fatto, siamo stati in ostello solo a Dublino, nelle tappe intermedie, nei paesini che abbiamo visitato siamo stati ospiti in Guesthouse. 
In Irlanda, 10 anni fa, erano essenzialmente strutture simili a bed and breakfast ma con la sola differenza che all'interno della struttura, che molto spesso era semplicemente una casa a più piani, ci vivevano anche i proprietari. 
Se devo esser sincera, proprio di quel viaggio in Irlanda, oltre ai paesaggi mozzafiato ricordo l'accoglienza dei proprietari sempre sorridenti. I primi, a Doolin (paesino pazzesco con vista Oceano) ci avevano accolto in tarda serata (noi in ritardo mostruoso a causa della nostra non dimestichezza con la guida a sinistra) con un bimbo piccolo in braccio ci fecero accomodare accanto al camino, pieno di libri in mille mila lingue con altri ospiti che riposavano leggendo riviste. Insomma, accolti in famiglia, ci sentimmo subito a casa.


Nel tempo l'offerta di Guesthouse in giro per il mondo si è abbastanza ampliata e recentemente noi abbiamo scelto di soggiornarci anche per il nostro viaggio alle Maldive


Giulia e Gio con la loro nuova amica

Facciamo amicizia con i vicini di casa


Quali sono quindi i pro di soggiornare in queste strutture:


  • sicuramente l'aspetto economico - sono strutture molto semplici ma dotate di tutti i confort
  • possibilità di vivere più a contatto con la cultura e natura del luogo - spesso sono situate in punti strategici, come ad esempio sulla spiaggia o proprio a pochi metri.
  • facilità di instaurare rapporti con altri ospiti e con i gestori - in gh si hanno alcuni spazi comuni come il ristorante, l'angolo relax, il giardino comune, con gli ospiti della casa si riesce ad instaurare un rapporto di convivenza pur avendo i propri spazi. Oltre a questo, in alcuni casi, vivendo in guesthouse, si hanno magari anche vicini di casa del luogo ed è bello poter socializzare anche con loro.

Giulia a tavola con le ospiti canadesi... doveva star seduta con loro a tavola!

colazione

Cena con pesce fresco appena pescato



Ci sono strutture anche molto prestigiose e rinomate, ma ho notato che non sono ancora così pubblicizzate (da una parte aggiungo "per fortuna") e quindi facili da trovare per chi ne è in cerca. Proprio per questo ho creato un gruppo apposito su facebook dedicato al mondo delle Guesthouse, (I love Guesthouse <3) un gruppo dove poter recensire i posti visti, chiedere informazioni e darsi consigli per scegliere al meglio. Ce ne sono parecchie alle Seychelles, alle Maldive, Mauritius e Zanzibar. Sono convinta che sia un modo più autentico di viaggiare, si ha la possibilità di vivere in maniera più simile agli abitanti del luogo e meno da turisti.  

Perciò se anche voi volete provare o recensire queste strutture, ci vediamo sul gruppo!  👌



venerdì 26 gennaio 2018

La giornata della memoria - le pietre d'inciampo e la casa di Anna Frank

Oggi è il giorno della memoria.

Oggi è il giorno in cui si cerca di non dimenticare, ma anzi di ricordare il più possibile, gli orrori della furia nazi-fascista. Proprio oggi voglio raccontarvi cosa sono le pietre d'inciampo, un'iniziativa che, sono sincera, io ho scoperto solo pochi giorni fa navigando in rete, e vorrei condividerla con voi.
Qualche giorno fa infatti, ho saputo che nella mia città, Torino, sarebbe venuto Gunter Demnig (artista ideatore e creatore di questa iniziativa) , per la posa di 8 nuove Pietre d'Inciampo per ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista e così ho cercato informazioni su questa iniziativa che trovo davvero molto d'impatto.

ma cosa sono le Pietre d'inciampo? 

Sono delle piccole targhe di ottone che poi andranno poste su cubetti della dimensione di un "sanpietrino" nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Informazioni che vogliono forzatamente ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. Ogni posa è un vero rito dove l'artista si inginocchia e lucida accuratamente la pietra prima di installarla.

L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera.


L'artista alla posa di una pietra di inciampo a Torino




Dal 1995, sono state installate oltre 56000 pietre/targhe e in ogni città europea che partecipa a questo progetto esiste un ufficio atto a catalogare le richieste di posa delle pietre,che verranno inoltrate a Gunter Demning che poi le realizzerà per loro.


Il progetto delle Pietre d'inciampo prevede anche un percorso didattico, vengono infatti coinvolte ogni anno e in ogni cerimonia alcuni istituti scolastici di ogni ordine e grado, dove i ragazzi sono parte attiva del progetto. E' importante che i ragazzi sappiano e portino avanti questa memoria a mio avviso.



Queste iniziative sono molto importanti, noi che non abbiamo (fortunatamente) assistito a queste tragedie, non possiamo capire fino in fondo cosa possa voler dire essere perseguitati e discriminati. La nostra generazione l'ha appreso dai libri in primis e da testimonianze di chi porta avanti queste iniziative lodevoli. Ed è importante sì, seminare il seme della conoscenza perchè aiuta davvero. Quante volte alle scuole elementari ci hanno parlato di Anna Frank?? io fin da piccola ne sono rimasta colpita.. a tal punto che quando la prima volta che sono stata ad Amsterdam con i miei, sapevo poco dei monumenti e le cose da vedere ma una cosa la sapevo... volevo vedere dove Anna aveva scritto il suo libro che avevo divorato a scuola e avrei cercato di capire i suoi sentimenti, le sue emozioni, visitando dove si era nascosta per cercare di scappare... e così.. quasi 2 anni fa ormai, decidemmo di fare il nostro primo viaggio in quattro.

Giulia aveva poco più che 2 anni e mezzo e il piccolo Giovanni aveva 8 mesi.
Era un pò che dicevo a mio marito che l'avrei portato in Olanda e con la scusa che ci avrebbe ospitato lo zio (che abita a pochi km da Amsterdam) ne abbiamo approfittato e ci siamo anche sentiti un pò pià tranquillli visto che Giovanni era nel pieno dello svezzamento. Per l'occasione è venuto con noi anche lo Zio Manu che sicuramente ci ha dato una grossa mano con la logistica e il nostro primo viaggio in 4, che poi in realtà era a 5, si è rivelato davvero perfetto.

Quando abbiamo pensato a cosa vedere in città, abbiamo deciso di scegliere solo un paio di musei ma mai avrei pensato di tralasciare la casa di Anna Frank. Da piccola avevo letto il libro alle elementari, che ancora custodisco con cura, e anni fa, con i miei, avevo già visitato la sua casa museo, ma l'emozione che mi ha dato con i suoi scritti e la sua storia, purtroppo non a lieto fine, mi ha spinta a ritornarci con tutta la famiglia al completo.

Quindi avete letto bene, sono andata con due bimbi piccoli, a visitare la casa museo.


le mie riflessioni di oggi sono queste... non pensate che i vostri bimbi, seppur piccoli non ricordino o non capiscano ciò che andate a visitare. C'è sempre un modo per spiegare loro cosa state vedendo, cosa visitate e perchè è importante ricordare ciò che andate a scoprire in qualsiasi posto. Molto spesso sento genitori dire che non frequentano musei o mostre, perchè non è cosa da bambini, sicuramente ai loro bimbi non interessa e non starebbero "tranquilli" durante la visita. Ecco, mi permetto di dire, che i bimbi vanno educati al viaggio, vanno educati alla visita ad un museo, educati anche a cose diverse da giochi e giocattoli. 
Ovviamente per ovvie ragioni d'età, tante cose non le si possono raccontare.. non riusciamo a capire noi ancora oggi il motivo di tali comportamenti, figuriamoci loro! ma credo che portarli possa aiutarli ad avere una visione più aperta, pronta, quando saranno più grandi ad aver voglia di approfondire e di capire.

Giulia ha seguito la visita con molto interesse, io per farla partecipe le commentavo le foto appese di Anna e della sua famiglia e le ho semplicemente spiegato che stavamo visitando la casa dove una volta viveva questa bimba. Giovanni per ovvie ragioni era nel marsupio sulle mie spalle ed è stato sempre tranquillo.

cameretta di Anna
la famosa libreria che dietro celava il passaggio segreto

lo scrittoio dove Anna scriveva



 Le informazioni per la casa museo e per fare i biglietti online (che consiglio vivamente!) le trovate
qui.  Se avete in programma una visita ad Amsterdam, oltre a tutte le altre meraviglie che offre questa città, perdete una mattinata a scoprire il mondo di Anna Frank, ne uscirete sicuramente più ricchi e più consapevoli di questo brutto capitolo della storia contemporanea. 

Perchè solo in questa maniera si può ricordare e non commettere gli stessi errori - orrori del passato.



"A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore" Anna Frank



Le foto sono state prese dal web in quanto all'interno era severamente vietato scattarle.

lunedì 15 gennaio 2018

Viaggiare con i bambini si può!





Siete genitori da poco e amate viaggiare tanto quanto amate quel frugoletto che ora è arrivato dritto dritto fra le vostre braccia????


… Partire o non Partire questo è il dilemma…

Ovviamente io non posso che dirvi di PARTIRE!!

E lo faccio lasciandovi un mio vademecum che non ha la presunzione di convincervi, ma di rendere l’organizzazione di un viaggio con i bimbi, un po' più semplice! Perché i bimbi non sono mai un ostacolo… anzi colorano il viaggio!!



1. Scegliere una meta che a NOI genitori piace!


Primissimo punto non a caso. Stanca di sentire genitori che vanno in tale posto perché baby friendly, perché c’è la biberoneria (termine che io poi non sopporto proprio!), rigorosamente in Italia perché.. “e dove vuoi che vada con il bimbo piccolo??” “ e se poi sta male??” e “cosa le faccio mangiare? E se non dorme??” Partendo dal presupposto che con i bimbi si può andare ovunque, io da mamma viaggiatrice tralascerei soltanto i posti non molto salubri o dove sono obbligatorie vaccinazioni aggiuntive. Staccare la spina e andare in vacanza aiuta tutti, la coppia, il piccolo di casa e la famiglia stessa! Credo fermamente che riuscirete a godervi meglio la vacanza se siete in posto che sognavate da tempo, oltretutto, tutti insieme 💓

2. Tantissima organizzazione!!

Il punto più importante. Per la buona riuscita della vacanza è bene essere organizzati… anzi super-organizzati! Parola d’ordine prevenire e prevedere, che si traduce in:

- fare biglietti online per attrazioni, musei o altro che avete in mente di vedere durante il vostro soggiorno. Eviterete file (che i bimbi odiano tanto!) , risparmierete tempo per potervi dedicare ad altro da visitare e spesso anche soldi (il che non guasta mai 😉 )

- portare pochi bagagli, vi aiuterà molto negli spostamenti avere le mani libere



Ma anche tanto altro: suddividere i compiti tra voi genitori, portarsi uno zainetto sempre dietro con tutte le evenienze.. (cambio, pannolino, giochi, cibo), farvi un piano giornaliero di cosa volete vedere, e.. tanto tanto altro.. 


Pianificazione dei gg a Barcellona



3. Preparate i bimbi al viaggio che farete

Come noi adulti partiamo documentati su cosa andremo a vedere, almeno in linea di massima, è bene farlo anche con i nostri piccoli viaggiatori… A volte basta veramente poco eh.. e anche la città può diventare interessantissima agli occhi di un bimbo! Noi quest’estate per il viaggio in Danimarca, avevamo iniziato qualche mese prima a raccontare a Giulia la storia della Sirenetta così il giorno che eravamo a Copenaghen era tutta emozionata di andare al porto a vedere la statua a lei dedicata!


4. Cercate di intrattenerli nei lunghi tragitti (auto/treno/aereo)

Questo è un sottogruppo del punto 2... l’ organizzazione… noi mamme conosciamo bene i nostri pupi.. basta quindi solo attrezzarsi e intrattenerli nei momenti per loro più noiosi, oppure cercare di rendere quegli stessi, momenti divertenti! E quindi il mio consiglio è di far spuntare dal vostro magico zainetto porta la qualunque, giochi preferiti, un nuovo album da colorare, figurine da attaccare, libricini, puzzle e plastilina! A casa nostra la plastilina lenisce tutto, risolve diatribe e fa sparire qualsiasi malessere.. insomma un vero toccasana ;)
L’imperativo è intrattenete! Quindi lasciate spazio alle vostre idee e tutto andrà bene 💪


5. Coinvolgeteli in ciò che fate

Ovviamente tutto in relazione all’età dei piccoli, ma davvero.. conivolgeteli durante il viaggio, fateli partecipi di ciò che fate, scegliete e vedrete che vi stupiranno! Lasciategli la cartina in mano, si divertiranno a cercare di capire la strada giusta da prendere, date loro una vecchia macchina fotografica, scatteranno raffica di foto, magari inguardabili eh, ma si sentiranno importanti e impareranno ad osservare meglio tutto ciò che li circonda! Dentro ai musei raccontate brevemente cosa andrete a vedere.. ad esempio, ad Amsterdam abbiamo visitato la casa di Anna Frank e Giulia aveva solo 2 anni e mezzo… abbiamo passato tutto il tempo della visita a cercare di rendere raccontabile la storia della povera Anna e Giulia ancora oggi, dopo 2 anni ricorda piacevolmente quella mattinata. 
Giulia in versione fotoreporter a Copenaghen



6. Utilizzate supporti ergonomici per portare

Con la nascita di Giulia mi si è aperto un mondo in questo campo.. non sono un’invasata di fasce e marsupi a discapito dei passeggini ma sicuramente, in alcuni casi, (dipende anche dal tipo di viaggio che fate), sono molto più comodi. Io ho sempre usato entrambi, ma, se devo essere sincera, mentre ho potuto fare a meno del passeggino, il marsupio e la fascia sono stati indispensabili in svariate occasioni. Senza contare anche il fatto che si ha praticamente un bagaglio in meno non portando il passeggino. Ho amato il mio Manduca, comprato per Giulia e poi usato per Giovanni.. che ahimè.. già da qualche mese non ci sta più.. è cresciuto un sacco! 😊

 
A Praga, con Giulia nel Manduca


7. Scegliete sistemazioni “adatte a loro” 


Noi utilizziamo parecchio Airbnb, quindi appartamento tutto per noi. Questo ci permette da una parte di risparmiare un pochino e di avere molta libertà con i bimbi. Sicuramente hanno a disposizione più spazio per giocare, per rilassarsi la sera dopo tutta la giornata in giro e di avere un punto di riferimento più simile a casa. Inoltre, si può preparare la sera una cenetta per i bimbi e poi uscire oppure la mattina si può uscire di casa con una bella colazione già fatta e lo zainetto con la merenda dentro. Quest’anno abbiamo testato gli Ostelli per la prima volta e ci siamo trovati da Dio! Ma si sa… in Europa del Nord gli Ostelli sono studiati apposta per le famiglie.. Anche se hanno camere non enormi, ripagano con parecchi spazi comuni e molto organizzati, quindi i bimbi hanno posti dove giocare e divertirsi. 
Colazione in Danimarca nell'appartamento Airbnb


8. Lasciate correre!

Siate elastici… soprattutto sugli orari dei pranzi e della nanna. Come siete in vacanza voi, ricordate che lo sono anche loro! Non succede nulla se mangiano più schifezze del solito o se per caso vanno a dormire più tardi, quando tornerete riprenderete i vostri ritmi, quindi… rilassatevi e godetevi la vostra vacanza! 

9. Date il giusto tempo alle cose

Bene, siete partiti e ora siete colti dall’irrefrenabile sete di conoscenza.. volete vedere tutto!!

Ricordate che non siete soli e di dedicare parte della giornata al divertimento dei piccoli o comunque a qualcosa a loro dedicato. Per esempio potete passare la mattinata in giro per la città e decidere di lasciare le ultime ore del pomeriggio per farli scorrazzare e stancarsi al parco giochi. In questo modo loro sapranno benissimo che anche se un po' si saranno annoiati in mattinata, nel pomeriggio arriverà anche il loro momento 😊

Ovviamente siate elastici e sappiate che anche i musei vanno visti in un’ottica un po' diversa di come eravate abituati a fare prima di avere dei piccoli viaggiatori con voi.. ma questo non vuol dire non poterli vedere! Accontentatevi e col tempo anche i vostri piccoli impareranno anche ad apprezzare questi momenti.


10. Divertitevi!

Arrivati a questo punto se avete seguito i miei consigli… la destinazione è stata scelta da voi proprio perché la sognavate.. e quindi.. staccate la spina e respirate a pieni polmoni… dovete solo godervi questi momenti! E se ci sono attività da fare.. alternatevi per non lasciare i bimbi da soli... sarebbe un peccato perdersi delle possibili esperienze!

Se avete scelto un villaggio magari potreste ritagliarvi un momento vostro durante il baby club 😏



Buon Viaggio!!

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mercoledì 10 gennaio 2018

Famiglie con amici pelosi in viaggio, dove soggiornare? -- sconto 10% --

 
Zaira e Zio Manu


Ultimamente sempre con più frequenza mi si chiedono consigli su dove poter soggiornare in un posto che sia family friendly ma che abbia anche libero accesso ai vostri amici pelosi. 

Oggi vi faccio conoscere "La Terrazza d'Abruzzo", una struttura a metà fra il b&b e la casa vacanza, immersa in un  piccolo borgo tipico della Majella, nel parco nazionale, in provincia di Chieti.
Per le famiglie ci sono davvero tante attività che si possono fare! un maneggio (con pony per i più piccoli), l'area faunistica dell'orso marsicano, le grotte del cavallone, castello Roccascalegna e le gole di fara san martino, lo zoo d'Abruzzo e Pescara a 40 min.
I bimbi fino a 8 anni soggiornano gratuitamente e se richiesto, c'è il servizio babysitting per permettere ai genitori anche di godersi una serata o un'escursione più difficoltosa in tutta libertà. La spiaggia attrezzata è distante 20 min. e c'è anche la Bau Beach, e una convenzione con il parco avventura.

 Su richiesta è possibile anche fare laboratori direttamente in struttura (per un minimo di 5 bambini) con legno,ceramica o trasformarsi in piccoli chef ed imparare a fare biscotti o pizza per poi mangiarli tutti insieme. 😋😋

Il b&b è gestito da una famiglia con 3 bimbi, chi prenota tramite "Piedini in Viaggio" riceverà uno sconto sul soggiorno del 10% 😍


Premetto che noi non ci siamo ancora stati, ma l'Abruzzo è nella nostra lista e prima o poi passeremo a trovarli molto volentieri!










martedì 2 gennaio 2018

Consigli in Pillole... Lapponia!!




Chi siamo : Papà Paolo, mamma Patrizia, figlia Gaia

Destinazione e periodo : Rovaniemi, dal 2 al 7 gennaio 2017

Organizzazione:Viaggio fai date, come sempre. ho trovato una buona offerta ( 550 euro per 5 notti, per 3 persone, colazione inclusa – anche per celiaci e intolleranti al lattosio come me!) per un hotel in centro a Rovaniemi, Hotel Scandic prenotato tramite booking.com, e di conseguenza prenotato il volo con Finnair, da Milano con scalo a Helsinki, notte in albergo e volo mattutino per Rovaniemi. Dato il prezzo dell’albergo, lo consiglio ma solo se in offerta: parlando con altri ospiti dell’albergo, a prezzo pieno è un albergo da circa 1500 euro per cinque notti.. e a questo prezzo consiglio alberghi più caratteristici. Certo è che essendo in centro a Rovaniemi e senza macchina è stata una soluzione comoda per ogni spostamento, essendo vicino alle fermate dell’autobus necessarie per i luoghi che abbiamo scelto di visitare.

Budget : poco più di 2500 euro. Tutto però in low cost estremo 😀

Cose da non perdere

  • il Villaggio di Babbo Natale, soprattutto se si viaggia con bambini che ancora credono nella magia di questo simpatico vecchietto o con adulti che comunque si emozionano alla sua vista e si chiedono se in effetti non sia davvero lui a portare i doni a tutti i bambini del mondo. 
  •  Lo Zoo di Ranua: per quanto io sia contraria agli zoo, credo sia l’unica possibilità di guardare negli occhi un orso bianco (che paura!!) e tanti altri simpatici animali, se si ha la fortuna di intravederli, perché lo zoo non è strutturato con gabbie piccine ma con spazi ampi, per fortuna, nella natura, luoghi in cui gli animali possano nascondersi alla vista umana, se non gradita. Possibilità, nel percorso, di ristorarsi in un igloo con piccolo bar annesso. 
  •  Un fantastico viaggio alla velocità della luce su una slitta trainata dagli huski. Meno entusiasmante il giro sulle renne, lento e freddoloso.. anche se meraviglioso nel silenzio dei boschi. 
  •  L’ aurora boreale, se si ha la fortuna di riuscire a vederla. Ma vi vengono in soccorso molte app apposite che mostrano in tempo reale dove si trova e come si sta muovendo.

Gaia e Babbo Natale


Letterine arrivate!
-22°!! ma davanti all'Aurora Boreale siamo arrivati a -40°...

piatto tipico

Consigli pratici : in quasi tutti i ristoranti esiste la possibilità di chiedere il menù per bambini. Ma se, come noi, ti dimentichi di richiederlo, e ti ingegni per chiedere magari un salmone senza cipolla, senza funghi, senza salse, senza niente per tua figlia.. loro prendono appunti senza batter ciglio ma non gli viene in mente di proporti il menù baby. 😳

I mezzi pubblici ci sono ma spesso non rispettano la tabella di marcia, spesso tardano (e tu magari per scrupolo sei arrivata già un pochino prima e a -30 gradi fa decisamente freddino) o, peggio, a volte passano un pochino prima dell’orario corretto (impensabile per noi italiani)! Costringendoti quindi ad arrivare un po’ prima del’ora di passaggio alla fermata. Gli autobus non passano frequentemente: per esempio per la visita allo zoo, partendo in mattinata, mangiando in loco, e tornando nel pomeriggio verso l’albergo, si hanno a disposizione poche possibilità di ritorno e il rischio di perdere il passaggio ti porta ad arrivare alla fermata decisamente prima dell’orario, sempre al freddo.

Itinerari di Viaggio : da Rovaniemi ci siamo organizzati di giorno i giorno, con i mezzi, per vedere le attrazioni classiche del luogo: il villaggio di Babbo Natale, lo zoo di Ranua, il giro con gli huski, quello con le renne, qualche giro in paese. Tutto organizzato in itinere, a seconda delle temperature. E meno male che non abbiamo organizzato escursioni dall’Italia sia perché in loco puoi decidere di cambiare itinerario a seconda del freddo (noi, per esempio abbiamo spostato la gita allo zoo, che essendo tutto outdoor, abbiamo deciso di inserirlo nella giornata meno fredda della settimana), sia perché gli imprevisti son dietro l’angolo! (mia figlia, che non si ammala mai, ha avuto 39 di febbre l’ultimo giorno di vacanza! Se avessimo organizzato escursioni per quel giorno, come eravamo intenzionati a fare, avremmo perso esperienza e soldi) 



Sulla slitta trainata dagli husky


Cosa ci è piaciuto maggiormente : cosa vale il viaggio? L’atmosfera e il freddo! Il buio in quasi in tutte le ore del giorno e il freddo, così penetrante ma anche così diverso dal nostro, che ti ottunde la mente e congela i pensieri. Qualcosa di veramente unico. Il giro sulla slitta con gli Huski, bellissimo e congelante. Sosta in un freddosissimo bar di ghiaccio all’interno del villaggio di Babbo Natale o in un igloo all’interno dello zoo.

E poi.. Babbo Natale!!! Il vero protagonista. 😍





Orso bianco

Entrata dell'Igloo

Qualcosa di caldo grazie! 😀



Non dimenticate di mettere in valigia : la voglia di uscire dalla propria camera d’albergo, nonostante il freddo!

Difficoltà : senza macchina, e senza affidarsi a agenzie per le escursioni, viaggiare con i mezzi può diventare difficile e un pochino faticoso ma il tutto viene ripagato dalla bellezza dei luoghi, dalla magia del Natale e dagli incontri alle fermate con altri incauti come te (con un gruppo di ragazzi abbiamo fatto una partita a calcio - pallina di neve ghiacciata- che ha coinvolto tutti i passeggeri in attesa.. tante nazionalità diverse, un solo scopo: non congelare!) !







Testi e foto a cura di Patrizia Bauso

NUOVO BLOG!

questo blog non è più aggiornato! il blog nuovo è a questo indirizzo: www.piediniinviaggio.it venite a trovarmi!!

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