Portamonete travel addicted |
Stamattina in
ufficio,volevo caricare la chiavetta del caffè.. mi cade il portamonete dalle
mani e cosa colpisce il mio sguardo? Un vecchio dado ormai consumato dal tempo…
e la mia mente vola…
Volete sapere la storia
di quel dado?
Se avete tempo ve la
racconto… intanto sappiate che è nel mio portafoglio dal lontano 2001, come
minimo, non ricordo esattamente da dove arrivi ma sicuramente da qualche
gioco.. eppure ricordo come se fosse ora, il motivo per cui l’ho sempre
conservato e l’ultima volta che l’ho “tirato” per avere, diciamo così, una
risposta da lui.
Stazione di
Ventimiglia: il nostro Inter Rail era appena iniziato e avevamo perso una
coincidenza.. io e la mia amica dell’Università dovevamo decidere se andare
prima a Barcellona piuttosto che a Parigi.. e abbiamo deciso di tirare il
dado.. QUEL dado.. la scelta premiò Barcellona e iniziammo da lì il nostro
viaggio. Ad oggi ricordo perfettamente le stazioni dove abbiamo dormito, la
notte a San Sebastian in spiaggia, la volta che ci han fatto scendere dal treno
perché non avevamo la prenotazione, le amicizie nate sul posto, le splendide
città che abbiamo visto, i km macinati in treno e quelli a piedi, la prima
volta che ho visto l’Oceano in Portogallo, il mio trolley sgangherato e il male
ai piedi.. Parigi splendida, visitata con due ragazze spagnole conosciute in
treno, il Portogallo, Porto, Lisbona, Coimbra tappa finale per cercare alloggio
alla mia amica che da li a poco avrebbe fatto l’Erasmus.. le tappe in spagna..
La Sagrada Familia vista da fuori perché non avevamo soldi, Madrid girata di
notte perché faceva troppo caldo e il giorno lo passavamo nei Parchi a scrivere
cartoline, i giorni passati a Granada che videro me innamorarmi perdutamente per la prima volta in vita mia,
le tapas, il tinto de verano, le notti al mirador San Nicolàs e il flamenco
ascoltato a tutte le ore..
Unito a tutto questo.. la
sensazione di tranquillità e sicurezza girovagando per l’Europa, senza nulla di
prenotato e organizzato.. era il 2001, l’Euro non esisteva ancora e noi, due ragazze universitarie piene di sogni e aspettative per il
futuro… e oggi?? mi chiedo.. mia figlia potrà fare le stesse esperienze?
Il dado è rimasto nel
portafoglio con la speranza di usarlo nuovamente per le decisioni importanti…
ecco.. so che avete già capito.. quella spensieratezza dei miei 23 anni non è
più tornata, e il dado non è più stato usato, ma rimane lì, come memoria
storica.. a ricordarmi quando viaggiare con un Trolley sgangherato e un’amica
con cui confidarsi di ogni cosa attraversando tre Nazioni in 21 gg.. era la
cosa più figa che avrei potuto fare in quel momento e di come dovrei ogni tanto cercare di rendere tutto più semplice, come tirare un dado, anche le decisioni giornaliere che la vita propone.
P.s. Come potete notare dal portamonete travel addicted (comprato a Santorini) oltre a monete e dadi... contiene sassolini che arrivano dalla Grecia e uno scarabeo preso al Cairo 👍👍
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